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fiat128coupè

2501 Messaggi

Inviato il il 26/04/2015 :  19:24:32  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ciao a tutti. Questo è un giorno tristissimo e non avevo voglia di scrivere niente poi ho letto l'intervento di Matteo in altra parte del forum ed o ripensato a quanto successo ieri.

Non voglio parlare dell'incidente di Otakar perchè, come per George, si tratta di un incidente dalla dinamica difficilmente comprensibile.

Voglio invece riflettere sul comportamento di noi piloti.

Ieri, siamo stati convocati in direzione gara insieme ad altri dieci piloti delle varie nazione per una analisi della situazione prima della conferenza stampa ufficiale. La decisone era di sospendere le prove, far ripartire le tre macchine mancanti prima della gara di domenica (io, Benese e Hauser) e disputare regolarmente le due manche di gara.
Chiaramente veniva lasciata ai singoli piloti la scelta sulla partecipazione o meno alla gara.
Veniva anche accolta la nostra richiesta di poter visionare, insieme al direttore di gara, il punto dell'incidente per allestire un sistema di protezione adeguato per l'incolumità dei concorrenti oltre ad un impegno ufficiale dell'organizzazione ad effettuare una serie di interventi di messa in sicurezza di altri punti a partire dal 2016.
Abbiamo richiesto circa 80 metri di Jersey in cemento aggiuntivi che sono stati immediatamente ordinati e posizionati ancora nel pomeriggio ed oggi, purtroppo, sono anche stati interessati da un altro incidente che ci tocca da vicino....

Poi siamo tornati al paddock ed abbiamo discusso su cosa fare ed eravamo molto indecisi. La linea scelta era di sentire i piloti cechi del CEM e seguire la loro linea di condotta. Con l'amico Choli ci siamo recati da Benes e Vitek che ci hanno confermato la loro volontà di non partire.

Dentro di me volevo correre, sapevo che saltando un'altra gara, aggiungendo uno scarto al CEM, la mia stagione, i miei progetti, i miei sogni di un podio terminavano già prima alla prima gara. Tutto questo mi diceva di correre, con un adesivo di Otakar sulla macchina, con il suo pensiero nel cuore, ma c'era qualcosa che strideva ed ho capito cos'era: un fondo di egoismo che non potevo nascondermi.

E proprio ripensando alle poche parole che ho scambiato con Milos Benes, che non era un grande amico di Otakar, alla disperazione che avevo letto nei suoi occhi, alla sua tristezza ho capito quanto era misero e piccolo il mio dubbio se partire o no.

Le gare dovrebbero essere il nostro divertimento, il nostro gioco, la nostra passione, ma che gioco è se continua anche quando uno di noi non può giocare, e non giocherà mai più, perche ha pagato con la vita lo stesso amore per le corse che ci univa....

Come avrei potuto preparare la vettura, stemprare la tensione con le decine di amici italiani che ci hanno visitato al camion i questi giorni, discutere di aspetti tecnici e vivere i momenti del parco post gara, quelli in cui sei con gli altri piloti e ridi e scherzi felice perchè sei in cima, sei arrivato e tu e la macchina siete a posto e pronti per un altra sfida? Come avrei potuto gioire per un risultato positivo o andare sul podio a festeggiare o, peggio ancora, prendermela per un tempo od un piazzamento che non era quello che speravo?

Allora ho capito che era giusto tornare a casa, tranquillizzare mia moglie Babi che era con me e che voleva questo, ed anche Radu ed Eugenio, i nostri meccanici che volevano chiudere questa giornata da incubo ed andarsene via, lontani da quel mondo che andava avanti anche se il camion di Otakar era mestamente al suo posto, come accadeva da venti anni, ma lui non era più con noi ....

Non giudico chi ha corso, ed anzi li comprendo, perchè ho avuto anche io gli stessi dubbi e mi sono posto le stesse domande ma, oggi sono felice della scelta che ho fatto per rispetto di una pilota che non posso definire amico, perchè era originale, alle volte, anche scontroso o antipatico ma che, con me, ha diviso venti anni di gare insieme nella piccola famiglia del CEM che ieri ha perso un fratello.....

pietris

11194 Messaggi

Inviato il 26/04/2015 :  21:27:49  Guarda il profilo di  Visita il Sito di pietris  Rispondi Citando
Fausto .... sono rientrato da poco!!!! Solo una cosa....HAI LA MIA STIMA PIU' INCONDIZIONATA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un abbraccio forte a tua moglie!!! Vorrei scrivere altro....ma stasera non il caso!!!!!!!!!!!!!!!!!
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mciaghi

950 Messaggi

Inviato il 26/04/2015 :  21:47:49  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
"Veniva anche accolta la nostra richiesta di poter visionare, insieme al direttore di gara, il punto dell'incidente per allestire un sistema di protezione adeguato per l'incolumità dei concorrenti oltre ad un impegno ufficiale dell'organizzazione ad effettuare una serie di interventi di messa in sicurezza di altri punti a partire dal 2016."

Penso che in questa frase stia tutta la realtà delle cronoscalate.
"Siamo coscienti di quel che facciamo"
E' così, e non penso si potranno mai cambiare le cose: si corre con macchine veloci su percorsi senza vie di fuga. Si possono proteggere fin che si vogliono i tratti pericolosi ma il pericolo sarà sempre e comunque in agguato.

Gli organizzatori delle gare europee, infatti, badano soprattutto a proteggere il pubblico, come a dire che i piloti sono coscienti del rischio che corrono.
Possiamo essere o non essere d'accordo con questo, ma è la realtà.

Non entro nel merito del comportamento dei vari piloti nel post-incidente. La coscienza è personale e ognuno di noi ha il diritto di gestire le sue azioni come vuole.

Una piccola nota sull'incidente: ho visto la macchina mentre veniva caricata sul camion. O ho interpretato male la foto o la cellula di sicurezza era aperta in due. Questo significa sollecitazione troppo forte per la cellula stessa.
Se qualcuno si chiedesse come possa essere successo, forse è solo perché al di là del cordolo di una pista non ci sono alberi da 25 cm di diametro...
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TOSCHI RACING TEAM

839 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  07:43:30  Guarda il profilo di  Visita il Sito di TOSCHI RACING TEAM  Rispondi Citando
Grande tristezza per il tragico evento che impone senza scuse e perdite di tempo un'immediata riflessione di tutti gli addetti ai lavori, nessuno escluso .... per decidere eventuali correttivi da applicare subitissimo ed immensa ammirazione per le considerazioni e il comportamento di Fausto.
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ZAKSPEED

6664 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  08:30:51  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
La cosa che mi lascia interdetto ed esterrefatto e tristissimo è questa: ma Kramsky, non era conosciuto solo da Bormolini, Napione, Benes ed altri.....era un pilota che che da oltre 20 anni correva assiduamente nel CEM, aveva contribuito, assieme ad altri a fare la Storia di questo Campionato....e come se niente fosse, altri ieri ha comunque partecipato alla gara, come se niente fosse, pensando solo alla stagione, agli sponsor, agli scarti ed a raggiungere il loro obiettivo.

La vittoria di questo Campionato, non vale assolutamente NULLA, rispetto alla tristezza della tragica perdita di un pilota come KRAMSKY.
Condivido quanto fatto da Bormolini e Napione ed altri.

I campionati vinti anche in questo modo, senza la delicatezza per chi muore su un tracciato, non valgono nulla.

Ricorderemo tutti KRAMSKY, per le sue prestazioni, per le vetture che ci ha fatto ammirare sui campi di gara, con il dispiacere di un'altra persona che abbandona questa specialità, davvero troppo pericolosa.
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ZAKSPEED

6664 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  08:45:10  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ho visto ora il video dell'incidente di KRAMSKY: mi domando una cosa: ma era così difficile, prevedere in quel punto, una barriera, a protezione degli alberi?....Oppure l'incidente fatale di Regal a St.Ursamme di qualche anno fà....proprio non ha imparato nulla ?...
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marco80

236 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  11:12:21  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ciao Fausto, ti mando un forte abbraccio...
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Bia63100

602 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  11:14:30  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Citazione:
Messaggio di ZAKSPEED

Ho visto ora il video dell'incidente di KRAMSKY: mi domando una cosa: ma era così difficile, prevedere in quel punto, una barriera, a protezione degli alberi?....Oppure l'incidente fatale di Regal a St.Ursamme di qualche anno fà....proprio non ha imparato nulla ?...




Impressionante vedere l'auto ridotta in quello stato, ora capisco totalmente la decisione che hanno preso quelli di non correre, finché la testa non è sgombra da quel pensiero è meglio restare fermi.
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pietris

11194 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  11:16:37  Guarda il profilo di  Visita il Sito di pietris  Rispondi Citando
Citazione:
Messaggio di ZAKSPEED

Ho visto ora il video dell'incidente di KRAMSKY: mi domando una cosa: ma era così difficile, prevedere in quel punto, una barriera, a protezione degli alberi?....Oppure l'incidente fatale di Regal a St.Ursamme di qualche anno fà....proprio non ha imparato nulla ?...




.... Raffaele quando anni fa mi permisi di far notare certe cose... mi fu detto:

"..... ma cosa ne vuoi sapere tu di sicurezza di Rechberg se non sei mai andato..."

Oggi mi viene da dire.... ma ho un quoziente intellettivo io fuori della norma ( e NON è così ) oppure tutti coloro che sono stati a Rechberg negli anni e non HANNO RILEVATO gli enormi problemi di SICUREZZA (per i piloti) hanno prosciutto spesso quattro dita sugli occhi?

Anno 2006 Vilarino, MIRACOLATO per il fatto che non incontra UN ALBERO nella sua traiettoria, esce dalla sua macchina, ringrazia tutti e SE NE VA!!!!!

Il più grande interprete delle SALITE degli ultimi ANNI comprese, PER TEMPO, che il limite era stato SUPERATO!!!

Chi parla di fatalità lo fa in MALAFEDE è chiaro!

Non volete mettere i RAIL, benissimo..... disboscate tutto quello che trovate al di la dell'asfalto per 200 metri , spianate tutto, ERGO, COSTRUITE un AUTODROMO!!!!!

.... quindi arriviamo sempre lì....

..... se sta bene a loro ( i piloti ) sta bene a TUTTI!

Modificato da - pietris il 27/04/2015 11:18:29
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pietris

11194 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  11:23:25  Guarda il profilo di  Visita il Sito di pietris  Rispondi Citando
Citazione:
Messaggio di mciaghi
.......
Una piccola nota sull'incidente: ho visto la macchina mentre veniva caricata sul camion. O ho interpretato male la foto o la cellula di sicurezza era aperta in due. Questo significa sollecitazione troppo forte per la cellula stessa.
Se qualcuno si chiedesse come possa essere successo, forse è solo perché al di là del cordolo di una pista non ci sono alberi da 25 cm di diametro...




.... ergo, o quegli alberi vengono abbattuti creando vie di fuga (impensabili) oppure si installano RAIL/Jersey .... NESSUNA auto può essere sicura a quelle velocità contro un ALBERO, NESSUNA!!!!
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pietris

11194 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  12:29:55  Guarda il profilo di  Visita il Sito di pietris  Rispondi Citando
Ho voluto fare una ricerca statistica. Ho analizzato quando e chi per primo nominò gli alberi, come fonte potenziale di rischio, SOLAMENTE nel topic sulla SICUREZZA...

Correva l'anno 2007, un giovane ed intraprendete nopper, il 26 settembre parlava di alberi, poi scrisse bando il 27/09/2007, poi il 13 OTTOBRE 2007 Fiat128coupè scrisse:

"....Ho fatto presente all’organizzatore la necessità di mettere in maggiore sicurezza la curva due (una lunga sinistra che si percorre a circa 200 km/h) ed il lungo rettilineo che porta all’ultima esse perché, in caso di guasto meccanico, l’elevata velocità e la presenza di molti alberi in prossimità del percorso potrebbero rivelarsi un pericolo importante...."

... si parlava di Mickhausen

Il 19 ottobre 2007 Ronnie72 scriveva:

".... e qui tra alberi, scarpate, muretti, terrapieni e rocce varie si fa finta di nulla osannando l’escalations di potenza e prestazioni ...."

Si arriva al 2010 +auto scrive:

"...Sulle vetture non credo si possa fare al momento di più,sulle medie dei tracciati sì,la vedo come prima soluzione, coprire gli alberi anche,evitare gare sprint come "les rangiers"..."

Il 25 agosto 2010 Heart Break Kid scrive :

"Forse non è cambiato niente, ma la colpa di tutte le tragedie è stata la mancanza di protezioni e rail, non la mancanza di chicanes. Gli alberi sul percorso non devono mai essere scoperti."

Il 22 luglio 2011 Hutch scrive:

"...E' chiaro che qualsiasi vicenda umana non può essere del tutto padroneggiata e dunque il caso fortuito è da porre in evenienza e contro questo nulla è possibile fare, ma non riconoscere che le
prestazioni che stanno toccando alcune auto nelle crono di oggi siano incompatibili con la tipologia intrinseca della specialità (percorsi di gara con rocce, alberi e burroni a delimitare la strada
) questo
per me è solo chiudere gli occhi...."

Antonello scriveva il 5 settembre 2011:

"Uno ,due o tra lame cambiano poco (quella inferiore serve per non farci infilare le sport, mentre quella superiore dovrebbe salvaguardare eventuali spettatori ... ), la funzione non è quella di assorbire urti FRONTALI, non lo sopporterebbero e non devono sopportarlo, ma quello di deviare la vettura dall'ostacolo fisso quali alberi, scarpate, terrapieni rocciosi, case etcc.
Ma la cosa principale che il loro posizionamento deve essere fatto a regola d'arte e non delegato al primo che capita..."

Il 15 settembre 2011 marco80 scrive:

"...Risultato:percorso non in sicurezza per un duplice motivo... 1)Fiume di acqua che attraversa la strada; 2)alberi a pochi metri dalla sede stradale senza protezione..."

Calibra 16v ad ottobre 2011:

"Oggi, nella tanto decantata Mickhausen, pericolosissima uscita di strada tra gli alberi della F.3000 di Roasio : è andata bene...consoliamoci cosi'...."


Come vedete, io mi sono mantenuto fuori, avendo scritto di tutto e di più in materia!

Voglio solo aggiungere una mia considerazione postata il 29 aprile 2014 :

".....ma come mai nessuno nota gli alberi ad alto fusto (anche se fuori traiettoria) posti a pochi metri dal ciglio stradale senza alcuna protezione....? Sicuramente perchè è impossibile che qualche formula esca in quel punto...."

Scrivevo di Rechberg

Permettetemi quindi solo di affermare con un certo disagio che chi invoca la fatalità è in MALAFEDE!
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Ajeje

32 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  13:16:24  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Citazione:
Messaggio di pietris

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">Citazione:<hr height="1" noshade id="quote">Messaggio di mciaghi
.......
Una piccola nota sull'incidente: ho visto la macchina mentre veniva caricata sul camion. O ho interpretato male la foto o la cellula di sicurezza era aperta in due. Questo significa sollecitazione troppo forte per la cellula stessa.
Se qualcuno si chiedesse come possa essere successo, forse è solo perché al di là del cordolo di una pista non ci sono alberi da 25 cm di diametro...

.... ergo, o quegli alberi vengono abbattuti creando vie di fuga (impensabili) oppure si installano RAIL/Jersey .... NESSUNA auto può essere sicura a quelle velocità contro un ALBERO, NESSUNA!!!!



Concordo.... Ma soprattutto, oltre ad essere troppo oltre il rischio accettabile, si sta tornando ad essere oltre il limite fisico umano.... L'impatto di sabato, anche se non a avesse aperto in due la cellula, non avrebbe comunque lasciato scampo al pilota! Se quel punto non era sicuro, e quanto pare le richieste erano già state fatte anni fa, ma rimaste inascoltate, perchè in questi 10 anni tutti hanno continuato a salire?? Perchè si fanno le proposte di revoca di alcune vetture ma poi si trova sempre un'escamotage per rimetterle in gioco?
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ZAKSPEED

6664 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  13:59:16  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Dopo le tragedie si fanno tante chiacchere giuste o meno giuste.

Ma una cosa mi fa paura: un pilota, nonostante abbia visto come si sia ridotta una vettura dopo un incidente (per lo più di un pilota incontrato decine di volte nel paddock e ad ogni appuntamento di gara)....sale sulla sua vettura e gareggia, come se nulla fosse.......è questa cosa che mi fa tanto pensare

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mini-e1

286 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  14:05:20  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Io ero alla Remus curve con il gruppo di amici, a poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente. Mentre si rideva e scherzava in una giornata calda e soleggiata abbiamo sentito un netto schianto, seguito da una fumata bianca tra gli alberi. La preoccupazione è subito salita, vedendo correre i vigili del fuoco da tutte le postazioni. Poi una tranquillità e un silenzio surreali, che preannunciava il peggio. Una lunga sosta e così abbiamo deciso di avvicinarci a piedi tra i prati al traguardo e purtroppo la scena avvicinandosi ha rilevato tutta la sua gravità fino alla conferma poco tempo dopo.
Mi rimarrà impresso il ricordo dei mezzi del Team Kramsky vuoti e desolati passandoci davanti. Da anni si posizionavano sempre sullo stesso posto e quel giallo fluo era una costante del paddock di Rechberg.
Sul fatto che poi la domenica abbiano corso o meno non voglio aggiungere niente, così come sulla pericolosità o meno del tracciato.
Posso solo dire che questo incidente mi ha personalmente molto turbato, lo scorso anno giravo nel paddock pensando che quest'anno sarei stato presente con la mia vettura e invece la cosa non è diventata possibile a causa di ritardi accumulati nei lavori. Così sabato mi sono chiesto cosa avrei fatto se invece di essere presente come turista lo fossi stato con tuta e casco. C'ho impiegato un po' a darmi la risposta. Sarei ritornato a casa senza correre, in segno di rispetto per Kramsky, solo per lui. Non perché il tracciato è pericoloso, ma non perché ho le fette di prosciutto negli occhi ma perché credo di aver accettato la pericolosità della passione che ho. Senza la presunzione di sentirsi immortali, anzi proprio per il contrario. Tutto questo senza abbandonare la lotta che i piloti devono fare per ottenere tracciati il più sicuro possibili.
Scusate se mi sono dilungato.
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franco

1306 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  14:11:35  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Ecco una dimostrazione che i piloti quando vedono le disgrazie riflettono non generalizziamo:

Liebe Rennsport Freunde!

Auf Grund der tragischen Vorfälle beim Bergrennen am Rechberg habe ich mich entschlossen vom aktiven Bergrennsport zu verabschieden. Zweifel an der Richtigkeit für diese Sportart hatte ich schon länger, auch hatte ich schon einige male sehr grosses Glück, das mir bei meinen Unfällen nichts passiert ist. Jedoch sollte man sein Glück nicht zu sehr herausfordern.
Folgender Spruch hat seine Wahrheit in sich „Fahre nie schneller als deine Schutzengel“
Als ich im Zielbereich von dem tragischen Unglück erfuhr, wusste ich sofort, das es meine letzte Fahrt am Berg war.
Ich werde meinen „Fire“ wenn der Motor repariert ist zum Verkauf ausschreiben. Sollte ich keinen vernünftigen Preis erzielen, so werde ich noch ein, zwei Speedrace im Jahr fahren.

Lg Gottfried


Questo Gentlemann-Driver dopo i fatti del sabato ha preferito "non correre piu' forte del proprio angelo custode " e quindi di non gareggiare piu'...
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mciaghi

950 Messaggi

Inviato il 27/04/2015 :  14:40:51  Guarda il profilo di  Rispondi Citando
Un pilota scrive che se fosse stato lì a correre sarebbe tornato a casa.
Un altro dice che avrebbe corso.
Un altro scrive che si ritira perchè non vuole sfidare la sorte.
Altri se ne sono andati a casa.
Altri hanno corso.

Chi siamo noi per giudicarli? Sinceramente mi è piaciuto molto quanto ha scritto minie1, che parla in prima persona: "io avrei fatto", e molto meno gli interventi di chi presuppone che la propria idea, la propria coscienza debba per forza essere condivisa da tutti gli altri.

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