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Messaggio di marco80

...vero pietris,era giusto utilizzare gli occhi per goderci lo spettacolo...e la bocca per divorarci anche la porzione di melone di zak......è anzianotto per le performance alimentari... Peccato essere arrivato alla S solo per la seconda manche...

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Messaggio di Legalino

Lo stupendo weekend agonistico ascolano mi induce, una tantum, a rompere il veto del silenzio autoimposto a far data dalla scomparsa del mitico Georg Plasa.

Sono ampiamente consapevole di dovere molto ai cronoforum: senza di essi non solo non avrei conosciuto tanti appassionati delle salite né, oltremodo, ci sarebbe stata la “Coppa Primavera Vintage” ma, soprattutto, non avrei allacciato amicizie che, oggi, sono divenute basilari, imprescindibili, essenziali.

Ringrazio di cuore tutti i cronoformulisti incontrati ad Ascoli, tutti nessuno escluso, laddove il parlare de visu con loro, oltre ad essere stato un enorme onore e piacere, mi ha confermato che le spiacevoli “incomprensioni” che si generano nel forum, derivano proprio dall’asetticità ed impersonalità del colloquio internettiano che, infatti, impedisce di cogliere il tono e le sfumature degli interventi ma, essenzialmente, non consente l’immediatezza dello “schietto” confronto dialettico del guardarsi negli occhi mentre si conversa.

Per quanto mi concerne sono in una fase particolare della vita, una fase in cui alle parole, ovvero alle chiacchiere, preferisco i fatti, una fase che oserei dire “del fare” o pragmatica, forse sarà dovuta all’età. In questo momento della gara e della competizione mi affascinano di più gli aspetti umani. Il mondo delle cronoscalate è un universo che, descritto – ripeto – asetticamente ed impersonalmente sul web rischia di essere stravolto, stravolgendosi con esso la realtà dei fatti e, di conseguenza, rischiando di far torto a tanti che, invece, con enormi sforzi e fatiche partecipano alle gare.

Forse sarò un rinnegato ma, onestamente, l’appollaiarsi su uno sperone di roccia ad aspettare per ore un fuggevole passaggio che rappresenta, invece, un infinitesimo istante di una prestazione agonistica dove, viceversa, il risultato è frutto di tanti e tali variabili pressoché imperscrutabili, incomprensibili, impenetrabili e, soprattutto, inaccessibili all’ignaro spettatore, mi pare mortificante. Decisamente preferisco il clima del paddock, la varia umanità che lo frequenta e, principalmente, gli intensi rapporti umani che vi si possono coltivare.

…oh, perbacco, come al solito sono andato fuori topic: chiedo umilmente clemenza al degnissimo “signore del cronoforum” (cfr. Pietris), prometto di fuggire le prossime occasioni di peccato!

Comunque, senza presunzione, non l’abbiate a male se continuerò a non scrivere ma, in ogni caso, sappiate che continuerò – come ho sempre fatto in questi anni – a leggervi con rinnovato interesse.

Matteo Merolla

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Messaggio di chiodo

.....Da parte mia ho una immagine bellissima che farà parte dei miei ricordi più belli … il podio con lo spumante… tutti sorridenti sopra e sotto il podio…
E pensare che dovevamo fare la Coppa Italia…..
Grazie a tutti

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